Il 28 ottobre 2021, Mark Zuckerberg ha rivelato al mondo i suoi piani sul Metaverso e da allora tutti hanno iniziato a parlarne o a cercare informazioni a riguardo. È chiaro che si tratta di un universo virtuale dove le persone possono vivere una sorta di vita parallela e svolgere diverse attività. Sembra tutto futuristico, ma in realtà c’è molto di più e Zuckerberg non ha inventato niente di nuovo.
II termine Metaverso è stato coniato nel 1992 da Neal Stephenson nel romanzo “Snow Crash” per indicare un mondo virtuale in 3D dove gli esseri umani possono interagire tra di loro, come avatar, e con dei software. Sempre rimanendo nell’ambito della fantascienza, Steven Spielberg ha rappresentato il Metaverso nel film “Ready Player One” del 2011 (tratto dal racconto di Ernest Cline). Lo scenario è quello di un mondo virtuale, rifugio dell’umanità per sfuggire ai danni causati alla Terra dalla crisi energetica e dal riscaldamento globale.
Tornando alla realtà (non solo virtuale), molte aziende hi-tech stanno portando avanti da diversi decenni progetti per spingersi verso il Metaverso. Pensiamo per esempio ai device di realtà aumentata o ai tentativi di interazione virtuale fatti nel mondo del gaming, per esempio con Second Life, molto popolare ad inizio millennio.
Questa evoluzione sarà molto importante per chi si occupa di marketing. Potrebbe rappresentare un’estensione degli attuali social network e offrire nuovi punti di contatto tra consumatori e brand, così come nuove modalità di acquisto. Andiamo a vedere come ogni azienda sta costruendo il suo Metaverso e cosa ci riserverà il futuro.
Cos’è e come funziona il Metaverso
Il Metaverso è una nuova versione di Internet. È una dimensione in 3D virtuale, parallela ed interconnessa con quella reale, dove le persone, sotto forma di avatar, possono interagire tra loro.
In molti lo hanno interpretato come un universo parallelo verso il quale fuggire dalla realtà, ma non è proprio così. In realtà, l’interconnessione con la dimensione reale è una delle caratteristiche più importanti del Metaverso che, grazie al virtuale, permette di annullare le distanze e le barriere presenti nel reale.
Oggi i punti di accesso al Metaverso sono computer, smartphone e dispositivi wereable come i visori per la realtà virtuale. In particolare, sono coinvolti quattro tipi di tecnologia: realtà aumentata, realtà mista, realtà virtuale, mondi virtuali.
Il Metaverso di Mark Zuckerberg: da Facebook a Meta
Da anni Mark Zuckerberg sta portando avanti progetti per comunità virtuali, ma anche strumenti per creatori e per aziende che vendono online. Attraverso l’acquisizione di diverse aziende, ora controlla due tra i social più diffusi (Facebook e Instagram), e WhatsApp, il servizio di messaggistica istantanea più diffuso nel mondo. Parallelamente, sta portando avanti progetti per la realtà virtuale, culminati con l’acquisizione di Oculus VR, l’azienda produttrice dell’Oculus Rift.
Il 28 ottobre 2021 l’azienda Facebook Inc. è stata rinominata Meta Platforms, Inc., o più semplicemente Meta. A definire meglio i piani di Facebook riguardanti il Metaverso è stato Zuckerberg durante il Connect 2021. “La prossima piattaforma sarà ancora più immersiva, un Internet incorporato proprio dove tu stai vivendo l’esperienza, che non la guarda solo. E noi chiamiamo questo Metaverso. Potrai fare quasi tutto ciò che potrai immaginare, stare insieme agli amici e alla famiglia, lavorare, imparare, giocare, acquistare, creare, ma una serie di cose appartenenti a categorie che non fanno proprio parte del modo in cui noi oggi siamo abituati a pensare ai computer e ai telefoni”.
Zuckerberg utilizza spesso l’espressione “Internet incorporato” per descrivere quella che secondo lui sarà la prossima versione di Internet. La base sarà Horizon Worlds, la piattaforma attraverso la quale sarà possibile esplorare scenari dove incontrare virtualmente gli amici e gli altri utenti, poi ci saranno altri spazi come Workplace, il luogo dove fare meeting di lavoro. Ci sarà un business di oggetti e ambientazioni create dagli utenti e acquistabili online.
Attualmente, Horizon Worlds è in beta su invito. È possibile avvicinarsi a questo mondo tramite Oculus Quest 2 (disponibile in offerta su Amazon), il nuovo visore di realtà aumentata. Con questo dispositivo è possibile provare già adesso le esperienze più avanzate legate a gaming, fitness e intrattenimento.
Microsoft Dynamics 365 e Mesh per Teams
Se Facebook si è lanciata verso il Metaverso, Microsoft non è stata a guardare. Pochi giorni dopo il Facebook Connect 2021, Satya Nadella (CEO di Microsoft) ha annunciato il rilascio di Microsoft Mesh per i primi mesi del 2022. Si tratta di una piattaforma di comunicazione che sarà integrata a Teams per fornire un supporto al lavoro a distanza e rendere le videocall con i colleghi ancora più realistici.
Come Horizon, anche Mesh permetterà agli utenti di interagire in uno spazio virtuale tramite degli avatar. Il visore HoloLens 2 renderà possibile entrare in questo mondo per interagire all’interno dello spazio virtuale, mentre la tecnologia Holoportation permetterà agli individui di entrare virtualmente in spazi fisici tramite degli ologrammi. In questo modo potremo sperimentare un’esperienza di realtà mista che annullerà distanze e barriere.
Un aspetto molto interessante per chi si occupa di marketing è l’integrazione di Dynamics 365 Connected Spaces, precedentemente Dynamics 365 Connected Store, che permetterà di misurare con precisione le interazioni degli utenti anche nel Metaverso. Sarà possibile raccogliere dati dai diversi device connessi al Metaverso, per personalizzare l’esperienza ed inviare il giusto messaggio tramite la marketing automation.
Google e la realtà virtuale del Project Starline
Due settimane dopo il Connect 2021, anche Google ha annunciato l’integrazione dei programmi di ricerca su realtà aumentata e realtà virtuale all’interno dei progetti dei Google Labs, l’incubatore che si occupa di sviluppare prodotti e servizi da idee di startup interne ed esterne. Il nuovo responsabile di questo ramo aziendale è Clay Bavor che ha supervisionato il Project Starline.
Il Project Starline è un sistema di videoconferenza olografico che ha l’obiettivo di connettere persone distanti e farle comunicare come se si trovassero in presenza. Tutto questo senza bisogno di utilizzare occhiali o cuffie. Le ricerche nei campi della computer vision, del machine learning, dell’audio spaziale e della compressione in real-time, hanno permesso a Google di realizzare un innovativo sistema di visualizzazione del campo luminoso che crea un ologramma preciso della persona.
I big hi-tech cinesi: Alibaba, Tencent e ByteDance
Diverse aziende cinesi stanno approcciando il Metaverso. Su tutte, Alibaba che, durante il Giorno dei Single (una sorta di Black Friday cinese), ha lanciato la Metaverse Art Exhibition. La commessa virtuale Ayay (che ha anche una pagina Instagram) ha accompagnato gli utenti in una sezione del marketplace con edizioni limitate acquistabili solo tramite NFT. Il colosso cinese dell’e-commerce ha anche registrato 20 marchi afferenti al mondo del Metaverso
Anche Tencent (azienda proprietaria di WeChat e di diversi brand dei videogiochi tra i quali Epic Games) ha maniffestato il suo interesse nel Metaverso già nel 2019 e da allora ha registrato un centinaio di brand.
ByteDance (azienda proprietaria di TikTok) ha fatto diversi investimenti nel mondo del gaming e della realtà virtuale. Tra queste, è interessante l’acquisizione della start up Pico Interactive, al terzo posto sul podio dei produttori mondiali di visori.
Il Metaverso nel gaming
Come abbiamo visto finora, il mondo del gaming e dell’intrattenimento è al centro degli sviluppi del Metaverso. È il terreno naturale dove poter sperimentare queste interazioni virtuali. Basti pensare a Second Life che nei primi anni del Nuovo Millennio si era spinto verso la creazione di mondi e comunità in una realtà virtuale parallela. La differenza è che allora mancavano i dispositivi in grado di immergersi completamente in quei mondi, mentre oggi abbiamo i visori e di device per la realtà virtuale.
Fortnite
Come abbiamo visto, Tencent, azienda proprietaria di Epic Games, è tra quelle che stanno investendo nel Metaverso. Oggi Fortnite è il suo titolo più popolare ed è proprio qui che sta sperimentando le comunità virtuali alle quali gli utenti accedono tramite avatar. Un esempio sono i Party World, mondi virtuali creati dagli utenti e aperti a chiunque voglia socializzare online. Come per Second Life, abbiamo la logica dei mondi virtuali e degli avatar, ma manca ancora la possibilità di fonderli con la realtà.
Fortnite sta attirando sempre più l’attenzione dei brand con oggetti disponibili solo online per gli avatar virtuali e veri e propri eventi. È il caso del concerto di Travis Scott che nell’aprile del 2020 è stato seguito online da 12,3 milioni di giocatori.
Roblox
Anche Roblox permette ai creator di creare mondi virtuali in 3D dove giocare ed interagire con altri utenti sotto forma di avatar. La grafica è più semplice rispetto a Fortnite, ma mantiene il concetto di interazione ed esplorazione. Anche qui i brand stanno investendo sempre di più. L’esempio è quello di Nike che ha creato Nikeland, un mondo virtuale che rappresenta i valori del brand.
Investire nel Metaverso: mercato azionario, creators e crypto
Come abbiamo visto, sempre più brand sono attratti dal Metaverso, o comunque da quelle piattaforme di gaming che stanno andando in quella direzione. Qui si giocherà una battaglia che amplificherà ed estenderà il social media marketing. Non è un caso il rebranding di Facebook in Meta.
Ma le occasioni di guadagno non sono solo per i brand. Il Metaverso darà la possibilità ai creator di realizzare nuovi mondi ed oggetti da utilizzare online. Questi potranno essere venduti agli utenti ed innescare così un nuovo mercato. Il meccanismo è quello che abbiamo già visto due decenni fa su Second Life.
Un’altra occasione di guadagno è quella degli investimenti finanziari: dalle azioni delle aziende che stanno puntando sul Metaverso alle criptovalute. La moneta dominante in questi mondi potrebbe essere il Nft (non-fungible token), il certificato crittografato e salvato su blockchain che attesta la proprietà di un’opera digitale unica.
Uno sguardo al futuro: quando arriverà il Metaverso
Molte delle più grandi aziende tecnologiche stanno investendo nel Metaverso. Facebook sembra quella più decisa, ma anche le altre cercano di sfruttare i loro punti di forza per creare un’esperienza immersiva che fonda realtà e mondi virtuali. Da Zuckerberg a Nadella, sono tutti concordi nel definire il Metaverso la nuova versione di Internet.
Tuttavia, ci sono anche delle voci discordanti. Il visionario Elon Musk ha bocciato senza mezzi termini il Metaverso, definendolo “più marketing che realtà”. Ha anche ammesso che però lui potrebbe essere come quelli che nel 1995 non erano in grado di comprendere le potenzialità di Internet (vedi Bill Gates al David Letterman’s Show).
In ogni caso, il Metaverso probabilmente non esploderà nel 2022, ma potrebbe iniziare a mettere le radici per rivoluzionare il mondo digitale. Potrebbe avere un impatto significativo nel modo di comunicare e di interagire con i brand oltre che con le persone. Potrebbe cambiare in modo significativo anche i flussi di lavoro e i processi aziendali, ma anche il mondo dell’educazione. Nel corso di questo decennio scopriremo chi avrà ragione tra Elon Musk e Mark Zuckerberg. Se la visione del fondatore di Facebook (ops, Meta) dovesse realizzarsi, il futuro sarà di chi riuscirà ad entrare nel Metaverso in anticipo rispetto ai concorrenti.