LinkedIn è il luogo per eccellenza dove le aziende pubblicano le loro offerte di lavoro e la risorsa più preziosa per chi sta cercando il primo impiego o nuove opportunità lavorative. Le possibilità sono tantissime, ma non è facile emergere in un social dove la competizione tra professionisti qualificati è altissima. È giusto candidarsi per le offerte, ma riuscire a comparire nelle ricerche dei recruiter e farci contattare direttamente da loro ha un valore molto più alto.
Per ottenere questo risultato, ho applicato alcune tecniche Seo: sono riuscito a farmi trovare più facilmente e ad attirare direttamente i recruiter di prestigiose agenzie. Seo significa ottimizzazione per i motori di ricerca: pensare solo a Google è riduttivo perché anche LinkedIn ha un suo motore di ricerca e dobbiamo solo capire come farci trovare in questo social (per approfondire, consiglio la guida a cura di Brenda Bernstein, gratis con Kindle Unlimited). Dobbiamo iniziare a pensare fuori dagli schemi.
LinkedIn nella tua strategia di personal branding
Iniziamo ad analizzare il contesto entro il quale ci stiamo muovendo per cercare lavoro. Per farti trovare dai recruiter devi attuare un solido piano di personal branding di cui LinkedIn è sicuramente una parte importante, ma non l’unica. Un buon punto di partenza per approfondire come pianificare la tua strategia può essere il corso di personal branding di Digital Coach. Le tue frecce possono essere un sito, un blog, altri social, i progetti che hai seguito, i curriculum che stai inviando. Tutti questi canali parlano di te.
I recruiter possono fare una ricerca su Google per capire meglio se sei adatto alla posizione che stanno gestendo. Devi avere un’immagine coerente in tutte le tue presenze online, anche tra le informazioni pubbliche di social che puoi usare in modo privato, per esempio Facebook e Instagram. Questo è il primo impatto che i recruiter o i tuoi futuri datori di lavoro hanno di te.
LinkedIn per i recruiter e per chi cerca lavoro
Adesso cerchiamo di capire quali sono gli attori in gioco nel processo di offerta e di domanda del lavoro, come si comportano e che cosa cercano. Conoscere il contesto e il nostro pubblico è il punto di partenza per pianificare la nostra strategia, anche nella ricerca di lavoro.
Iniziamo dai recruiter. Sono loro a cercare e selezionare i professionisti in linea con le offerte di lavoro che stanno seguendo e ad avviarli nel processo di selezione. Nella maggior parte dei casi hanno un profilo Premium Recruiter Lite (Corporate se fanno parte di una grande azienda), un servizio su abbonamento che permette loro di cercare i potenziali candidatati con più di 20 filtri avanzati, di inviare messaggi inMail e di visualizzare i profili della rete estesa fino al 3 grado di separazione. Vediamo nel video come può avvenire la ricerca del candidato perfetto su LinkedIn.
Passiamo ora al candidato che deve farsi trovare online dai recruiter per ricevere le offerte di lavoro. Nell’account base ha a disposizione il profilo che in seguito vedremo come può essere ottimizzato. Il profilo LinkedIn Premium Careers offre invece funzionalità avanzate per ottenere maggiore visibilità ed entrare in contatto direttamente con chi sta cercando dei candidati. Il profilo Premium è visibile da tutti e permette a chiunque di inviare messaggi inMail senza limiti. Tu hai la possibilità di inviare messaggi inMail a chi vuoi e di accedere a statistiche avanzate che ti permettono di capire chi ha visualizzato il tuo profilo.
Un altro grande vantaggio è la possibilità di visualizzare le statistiche sulle offerte di lavoro pubblicate e di essere visualizzato in cima per quegli annunci che hanno una lista lunghissima di candidati. In sintesi, consiglio vivamente di sottoscrivere l’abbonamento per i mesi in cui stai cercando attivamente un nuovo lavoro.
Cosa cercano i recruiter: offerte e annunci di lavoro
Abbiamo analizzato il contesto e adesso è ora di tuffarci nella pratica. Il Seo insegna che dobbiamo partire dall’analisi delle ricerche effettuate. Il nostro pubblico è quello dei recruiter e noi non abbiamo accesso a tutte le ricerche che fanno su LinkedIn, ma possiamo capire cosa cercano analizzando il linguaggio e le parole chiave da loro utilizzate.
Lo strumento si chiama LinkedIn Jobs: da questa sezione filtriamo le offerte che realmente ci interessano. Segniamo su un foglio le parole chiave ricorrenti nei titoli e nelle descrizioni delle offerte di lavoro perché sono le query che i recruiter faranno dalla buca di ricerca di LinkedIn e rappresentano il modo in cui il nostro lavoro viene visto da loro. Su un altro foglio segniamo le principali competenze legate all’offerta di lavoro (visibile con un profilo Premium). Queste vengono inserite direttamente da chi pubblica l’offerta e un match maggiore aiuta a scalare posizioni nella lista dei candidati.
Come ottimizzare il profilo LinkedIn per trovare lavoro
Passiamo ora al profilo LinkedIn e iniziamo dall’analisi della situazione attuale partendo dalle caselle che trovi in “Dashboard” nella tua pagina profilo. La versione Premium permette di vedere sia il trend delle visualizzazioni del profilo che le persone che lo hanno visualizzato (alcuni possono essere comunque anonimi). Osserva attentamente i dati aggregati che indicano come ti hanno trovato e per quali parole chiave (potresti sorprenderti). Queste informazioni sono importanti per capire se stiamo lavorando bene su questo social.
Adesso abbiamo un quadro completo delle parole chiave cercate dai recruiter nelle offerte di lavoro e della nostra situazione attuale. Andiamo a ottimizzare le sezioni principali (qua trovi il mio profilo LinkedIn).
Snippet Google
Prova a cercare su Google “Nome Cognome LinkedIn” e guardiamo lo snippet tra i risultati. Il titolo include nome e cognome, seguito dal sommario che hai inserito e che quindi è importantissimo. Il sommario compare anche insieme alla città nella descrizione che trovi nei risultati che mostrano le liste dove è incluso il tuo profilo. Compilalo tenendo conto anche delle ricerche che vengono fatte su Google.
Titolo e informazioni
Abbiamo visto che il sommario dove indichi la tua professione è importantissimo perché è una chiave fondamentale per l’indicizzazione su Google. A conferma di questo, possiamo vedere dalla sorgente che è un titolo H2 in una pagina priva di H1. Consiglio di inserire le parole chiave principali che hai individuato in fase di analisi in modo da avere più visibilità su Google e su LinkedIn. Un sommario molto lungo non è bellissimo, ma è efficace e puoi sempre separare le voci con elementi grafici in modo da renderlo più leggibile.
Il riepilogo informazioni è un paragrafo dove devi trovare il giusto compromesso tra utilizzo delle parole chiave, scrittura persuasiva e sintesi. Una descrizione troppo lunga non la leggerà nessuno. Anche in questo caso sfrutta l’analisi delle parole chiave fatta in precedenza e amplia con quelle che non sei riuscito ad inserire nel sommario.
Aggiungo un’indicazione sulla città: indica la città o l’area geografica dove vorresti andare a lavorare perché è un’informazione utile per rispondere ad una ricerca geolocalizzata.
Esperienza e formazione
Ogni entry è indicata da un titolo H3 che contiene il nome dell’azienda e il ruolo. Questi titoli H3 vengono raggruppati sotto gli H2 “Esperienza” e “Formazione”: la struttura della pagina è molto chiara. Un trucco per posizionare bene il nostro profilo è quello di utilizzare le parole chiave che abbiamo individuato in precedenza, rimanendo comunque fedeli a quella che è stata l’esperienza presentata. Non esageriamo perché le balle prima o poi vengono scoperte.
Nella descrizione utilizziamole stesse logiche delle informazioni generali, ma adattiamole alle singole esperienze. Può essere utile anche linkare eventuali progetti o articoli che parlano di quello che abbiamo fatto.
Licenze e certificazioni
Possiamo aggiungere le certificazioni che danno maggiore autorevolezza al profilo. Anche in questo caso è importante ricordare che il nome della certificazione è un titolo H3, quindi è meglio utilizzare delle parole chiave se non è troppo forzato.
Competenze e conferme
Abbiamo visto che queste possono aumentare il valore del match tra profilo e annuncio di lavoro. Aggiungi le competenze in linea con il settore per il quale stai cercando lavoro e cerca di ottenere conferme dai tuoi colleghi o collaboratori. Ovviamente le competenze devono essere reali.
Preferenze lavorative
Attivare le preferenze lavorative è importantissimo. In questo modo puoi mettere in evidenza che stai cercando un nuovo lavoro e puoi indicare che tipo di lavoro cerchi e dove. LinkedIn permette di selezionare se mostrare questa informazione a tutti (maggiore visibilità) o se cercare di escludere i dipendenti della tua azienda (consigliato se non vuoi farlo sapere ai tuoi capi).
Rete dei collegamenti
La rete LinkedIn si basa sul concetto dei gradi di separazione. Con i profili Premium puoi superare molti limiti, ma avere una rete molto estesa aiuta ad avere una copertura maggiore e a raggiungere più persone e più recruiter. Cerca di aumentare in modo naturale la tua rete di collegamenti, soprattutto tra le persone che lavorano nel settore, nella città e nella azienda che ti interessano.
Come usare al meglio LinkedIn
Se ci hai fatto caso, ho parlato di “aumentare in modo naturale la tua rete di contatti”. Questo significa che non devi fare stalking, ma devi renderti interessante. La soluzione è un buon piano di comunicazione che prevede la pubblicazione di contenuti e gli interventi nei gruppi. Un Consiglia ricevuto su un post di LinkedIn vale molto più di un Like su Facebook perché il tuo contenuto viene messo in evidenza anche tra i contatti di chi lo ha consigliato. Comunicare bene su LikedIn richiede tempo, ma può essere molto efficace.