La pandemia e il Covid sono stati uno spartiacque che negli ultimi due anni ha cambiato le nostre abitudini di consumo e ha innescato processi che nel 2022 continueranno a crescere. Per necessità, molti consumatori si sono avvicinati all’ecosistema digitale, hanno imparato i metodi di pagamento online e come muoversi in questo contesto.
I commercianti di prossimità e i ristoratori hanno dovuto trovare nuove modalità per vendere i loro prodotti, sono cresciuti i portali di vendita o prenotazione online, ma anche i servizi di delivery. Nel turismo, il calo di prenotazioni di viaggi verso mete lontane ci ha fatto riscoprire i borghi più vicini. Le comunicazioni online sono diventate la nuova normalità: pensiamo al telelavoro o smart working, alle lezioni a distanza o persino ai colloqui tramite Zoom o Meet.
Le aziende hanno dovuto ripensare ai processi e ai canali per comunicare ed intercettare il loro pubblico. Chi ha innovato, ora si trova in una posizione di vantaggio; gli altri devono correre per non perdere terreno. Il 2022 sarà un anno ancora più digitale. La tecnologia, l’automazione e l’intelligenza artificiale entreranno sempre di più in ogni settore. Vediamo, nello specifico, quali saranno i 7 trend del digital marketing nel 2022.
Customer experience
L’anno scorso abbiamo conosciuto i Core Web Vitals: Google ci ha costretti a ripensare ai nostri siti web in termini di user experience. Abbiamo dovuto costruire siti web più veloci e facili da navigare per accontentare il motore di ricerca e il visitatore. Grazie Google.
Nel 2022 questo processo verso un web migliore proseguirà. L’utente non vuole siti web lenti o con informazioni difficili da trovare. In questi casi, chiuderà la pagina e andrà altrove: le alternative sono molte. Sarà nostro compito, in qualità di digital marketer, migliorare la user experience sia da desktop che, soprattutto, da mobile. I designer e gli sviluppatori dovranno lavorare sempre di più insieme a chi si occupa di marketing per andare veramente incontro alle esigenze dell’utente.
Segmentazione e personalizzazione
Una volta c’era solo il negozio di quartiere. Il commerciante ci conosceva, ci chiamava per nome e ci suggeriva quel prodotto che ci era piaciuto la volta precedente. Online dobbiamo fare lo stesso. In un e-commerce dobbiamo conoscere i nostri clienti in modo da offrire loro i prodotti migliori in base alle abitudini di acquisto e agli interessi. Ma questo vale anche per altri siti web, per esempio quelli di informazione o che offrono servizi online.
La segmentazione in base ad interessi e abitudini di consumo è la chiave che può permetterci di offrire sempre la soluzione migliore per ognuno. Pensiamo, per esempio, ai prodotti consigliati di Amazon o alle serie tv scelte per te da Netflix.
Marketing automation
La marketing automation è lo strumento che ci permette di andare verso la personalizzazione della quale parlavamo prima. Questa disciplina raccoglie diversi strumenti di e-mail marketing, analytics, CRM, lead generation e permette di fornire il messaggio giusto nel momento giusto.
Nel 2022, con la crescita della multicanalità, sarà sempre più necessario mettere insieme l’enorme quantità di dati a disposizione e realizzare l’output perfetto. Le aziende non potranno fare a meno di professionisti del marketing in grado di comunicare con gli sviluppatori IT che, con il loro importante lavoro, realizzano l’infrastruttura tecnica di marketing automation.
Machine learning
Google Bert è l’aggiornamento dell’algoritmo che consente al motore di ricerca di comprendere il linguaggio naturale (NLP) attraverso il deep learning. Alla base di tutto c’è quindi l’Intelligenza Artificiale. Allo stesso modo, Netflix ci osserva e impara i nostri gusti attraverso l’Intelligenza Artificiale.
Questo ambito di ricerca diventerà cruciale già nel 2022 in molti settori e nel digital marketing ci permetterà di andare proprio nella direzione della personalizzazione che abbiamo visto in precedenza. Le macchine diventeranno intelligenti, saranno in grado di imparare, ma andranno istruite nel modo corretto. Quella dell’Intelligenza Artificiale sarà una delle sfide più entusiasmanti dei prossimi anni.
Video brevi
I Reels di Instagram e TikTok ci hanno abituati a video brevi, emozionali e di impatto. L’attenzione dell’utente, bombardato da molti messaggi su diversi canali, è molto volatile. Dobbiamo riuscire a colpirlo in pochi secondi e poi a trattenerlo. Il video è una delle soluzioni migliori e la sintesi è la chiave.
Non sei Kubrick, quindi non puoi permetterti di fare un film. Sintetizza il messaggio in pochi concetti e colpisci. Preciso, diretto e rapido. E se sei Kubrick, lasciaci i film al cinema ma online non ti dilungare troppo.
Qualità, rilevanza e autorevolezza
Ancora una volta Google ci indica la strada con gli aggiornamenti del suo algoritmo. Il Medical Update e il concetto di contenuti EAT ci spingono nella direzione della qualità: dobbiamo parlare delle cose che conosciamo. Gli esperti veri diventeranno sempre più importanti per chi fa informazione e i siti specializzati che si rivolgono a nicchie specifiche cresceranno.
La rilevanza sarà sempre più determinante e dovremo concentrarci nella costruzione di cluster tematici e semantici per i quali dobbiamo diventare autorevoli. Invece di parlare in modo approssimativo di tutto, dovremo parlare in modo corretto di argomenti specifici. E dovremo essere originali, partendo proprio dalla nostra prospettiva di esperti.
Valori di brand autentici
Nell’ultimo anno sono saliti alla ribalta diversi temi sociali come quelli legati all’ambiente o ai diritti civili. Abbiamo visto nascere o crescere movimenti come Friday for Future, Black Lives Matter, Me Too e diverse community come quelle LGBT o contro la violenza sulle donne. Le persone, spesso isolate sul piano fisico a causa della pandemia, cercano sempre di più dei contesti di appartenenza e di condivisione di esperienze e valori. Qui si stanno muovendo anche i brand.
I valori sono il connettore vero e forte tra aziende e consumatori e la comunicazione è il mezzo per mettere in contatto questi soggetti. I brand devono avere il coraggio di prendere posizione sui temi sociali e devono farlo in modo credibile: non solo a parole, ma con azioni concrete e reali. Si tratta di un contesto delicato nel quale è facile sbagliare, ma è proprio qui che potrà essere creato quel legame forte che trasformerà i clienti in ambassador del brand.