Ha ancora senso parlare di Metaverso?

da | Dic 2, 2024 | Marketing e comunicazione

Argomenti: Innovazione
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Tre anni fa, il Metaverso era diventato un trending topic nel mondo digitale e del business. Molti commentatori affermavano che sarebbe stato il futuro del web e che era iniziata una rivoluzione. Ma in realtà pochi lo capivano veramente. Poi la moda è passata e il Metaverso è passato in secondo piano, lasciando spazio all’intelligenza artificiale e a ChatGPT, nuove icone del futuro tecnologico. Alla fine, questa rivoluzione si è spenta davvero oppure sta procedendo sottotraccia?

Secondo i dati oggi disponibili, gli investimenti seri delle grandi aziende verso il Metaverso stanno continuando e, anzi, sono in aumento. Come in molti aspetti, l’eco mediatica relativa ad un argomento non riflette sempre la sua reale portata. Due anni fa ne parlavamo perché nell’ottobre 2021 Facebook aveva cambiato il nome della società, che diventava Meta e in pratica rivelava il suo interesse nei confronti del Metaverso.

Oggi, in Italia il cantante Achille Lauro ha parlato di Metaverso a degli studenti universitari e questo tema è stato ripreso da molti giornali online e in diversi post su LinkedIn, alcuni entusiasti e altri scandalizzati. Andando oltre alle parole di un cantante, i dati reali ci raccontano che lo sviluppo sul Metaverso procede. Anche se ne parliamo meno, va avanti.

Il Metaverso dagli inizi ad oggi

L’idea di un mondo virtuale condiviso risale agli anni ’90 con il romanzo “Snow Crash” di Neal Stephenson, dove viene descritto come un universo digitale tridimensionale, parallelo a quello fisico, in cui le persone interagiscono tramite avatar. Successivamente, nel 2003, Second Life ha dato vita al primo mondo virtuale interattivo, offrendo un’esperienza sociale unica per l’epoca​, dove gli utenti potevano creare avatar, socializzare e commerciare.

L’accelerazione è avvenuta con la pandemia di Covid-19, che ha spinto le aziende a sviluppare soluzioni digitali avanzate per colmare le distanze fisiche. Dagli ambienti 3D rudimentali, siamo passati a realtà virtuali (VR) e aumentate (AR) sempre più immersive grazie a dispositivi come i visori VR, i sensori di movimento e le piattaforme blockchain.

L’interesse degli utenti sul Metaverso

A livello globale, il picco massimo di interesse nei confronti del Metaverso è avvenuto ad tra ottobre 2021 e febbraio 2022, dopo che Meta (ex Facebook) ha posto il termine al centro della sua strategia di branding. Si vede molto bene dal trend delle ricerche su Google che poi ha visto un calo progressivo, ad eccezione di nuovi picchi nel mese di ottobre dei due anni successivi. Si tratta di un trend normale spinto dalla copertura mediatica che cerca di sfruttare l’effetto delle ricorrenze.

Molti utenti si sono mostrati entusiasti della possibilità di sperimentare mondi virtuali, soprattutto per quanto riguarda i giochi e l’intrattenimento. Ad esempio, giochi come Roblox e Fortnite hanno creato esperienze immersivi in grado di coinvolgere milioni di utenti globali, soprattutto tra i più giovani. Tuttavia, c’è stato un crescente scetticismo tra gli utenti più maturi, che ritengono che il Metaverso non sia altro che una versione più sofisticata dei social network esistenti, senza un vero impatto nella loro vita quotidiana. In particolare, il dibattito si concentra spesso sulla proprietà dei dati e sulle implicazioni di privacy, sollevando dubbi sulle modalità con cui le aziende potrebbero sfruttare i dati raccolti.

Le ricerche sul Metaverso hanno interessato soprattutto gli utenti dei paesi dell’Asia orientale, in particolare la Cina e la Corea del Sud. A Pechino la percezione è fortemente influenzata da un approccio strategico e industriale. Il governo ha mostrato un forte sostegno alla sua integrazione, con investimenti significativi nella creazione di ecosistemi digitali avanzati. Con il “Piano d’azione per lo sviluppo innovativo dell’industria del Metaverso” mira infatti a far crescere l’industria virtuale fino a raggiungere traguardi tecnologici chiave entro il 2025. Invece a Seul aziende come Naver, con la sua piattaforma Zepeto, hanno spinto i confini dello shopping, coinvolgendo band globali come Gucci e Nike.

Il Metaverso oggi e le proiezioni per il futuro

La realtà è diversa da quello che ci suggerisce la copertura dei media. Secondo le proiezioni di Statista effettuate nel marzo 2024, il mercato globale del Metaverso raggiungerà un valore di 74,4 miliardi di dollari entro fine anno. Si prevede che crescerà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 37,73% fino al 2030, quando il mercato potrebbe raggiungere i 507,8 miliardi di dollari.

Gli Stati Uniti guidano attualmente il mercato del metaverso, con un volume stimato di 23 miliardi di dollari nel 2024. La presenza di aziende tecnologiche avanzate come Meta, Microsoft e Nvidia contribuisce al consolidamento del loro ruolo di leadership. Tuttavia, paesi come Cina e Giappone stanno rapidamente recuperando terreno, spinti da investimenti significativi nella ricerca e sviluppo di tecnologie immersive e di blockchain.

Entro il 2030, si prevede che il numero di utenti del Metaverso raggiungerà i 2,63 miliardi, con una penetrazione del 39,7% rispetto al 14,6% del 2024. Questo significa che quasi il 40% della popolazione mondiale sarà in qualche modo coinvolta entro il prossimo decennio. Inoltre, i valore medio per ogni utente potrebbe aggirarsi intorno ai 79,5 dollari, motivo per il quale sta crescendo l’interesse delle aziende nell’offrire esperienze di valore e monetizzabili.

L’identikit dell’utente che naviga nel Metaverso

Oggi, il Metaverso attrae principalmente le generazioni più giovani, in particolare la Gen Z (18-24 anni) e i Millennials (25-40 anni). Secondo il rapporto di Wunderman Thompson del marzo 2024, una buona parte degli utenti è coinvolta per motivi di socializzazione, gaming e intrattenimento. Questi giovani, cresciuti in un mondo digitale, trovano naturale interagire con ambienti virtuali, avatar personalizzati e piattaforme immersive​.

Tuttavia, il Metaverso non è più un fenomeno esclusivamente giovanile. Le aziende stanno cercando di ampliarne l’attrattiva a una fascia d’età più matura, offrendo soluzioni per la formazione professionale, il lavoro remoto e persino per l’e-commerce. Per esempio, molte piattaforme stanno sviluppando ambienti dedicati a eventi aziendali, showroom virtuali e fiere, attirando professionisti e imprenditori di varie età.

Il Metaverso sarà una scommessa vincente?

La domanda più urgente non è se il Metaverso sia una moda passeggera, ma piuttosto se possa rappresentare una piattaforma redditizia e sostenibile nel lungo termine. I numeri e le tendenze ci dicono che il potenziale c’è anche se se ne parla molto meno di tre anni fa, ma le incertezze non mancano.

Per chi saprà anticipare le tendenze e investire in tecnologie immersive, si aprono opportunità significative per ridefinire il rapporto con i consumatori. Tuttavia, la chiave del successo sarà l’equilibrio tra innovazione e responsabilità, assicurando che le esperienze offerte siano sicure, coinvolgenti e, soprattutto, di valore.

In un panorama in continua evoluzione, il Metaverso potrebbe diventare uno degli strumenti più potenti per il marketing digitale, insieme ad altre straordinarie tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e ChatGPT. Non sarà una rivoluzione immediata, ma chi saprà posizionarsi oggi potrebbe trovarsi in netto vantaggio domani.

Luigi Nervo

Luigi Nervo

Digital Marketing Manager

Esperto di marketing, Seo e contenuti (leggi la bio).

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